I documenti raccontano
Didattica con gli archivi per la storia locale.
La scuola in archivio e l’archivio a scuola per raccontare storie di vita passata.
- Almè (2012-2013)
- Arcene (2013-2014)
- Comun Nuovo (2012-2013)
- Dalmine, loc. di Sabbio (2012-2013)
- Dalmine, loc. di Sforzatica (2012-2013)
- Osio Sotto (2012-2013)
- Villa di Almè (2012-2013)
Oltre 250 alunni hanno consultato gli archivi comunali dei loro paesi, visitato musei, letto e trascritto alcuni documenti che poi hanno trasformato in racconti letterari, anche attraverso l'uso di Internet e forme interdisciplinari di lavoro.
Così gli archivi hanno preso nuova vita e si sono animati in storie sorprendenti e ricche della fantasia dei ragazzi.
Senza alcuna presunzione di fare dei romanzi storici, il progetto ha portato la scuola in archivio e l'archivio a scuola, interessando i ragazzi all'importanza delle fonti e alla capacità della loro interpretazione letteraria, con un pizzico di fantasia, per appassionare alla storia e alla scrittura di storie, a partire dalla storia più vicina a noi, quella delle nostre comunità e del nostro territorio conservata negli archivi, nelle foto e nella memoria degli anziani.
Il 16 febbraio 2013, presso la Biblioteca Comunale di Dalmine, si è svolta la premiazione dei racconti d’archivio delle sei classi medie del Sistema Bibliotecario di Dalmine.
Sono intervenuti Claudia Maria Terzi, Sindaco di Dalmine, Gianluca Iodice, ass.re alla Cultura del Comune di Dalmine e presidente del Sistema Bibliotecario di Dalmine, Attilio Galbusera sindaco di Osio Sotto, Fabozzi Giuseppina dirigente scolastica di Comun Nuovo, Eraldo Maffioletti direttore del Sistema Bibliotecario di Dalmine, Bernardino Pasinelli archivista informatico e coordinatore del progetto, i professori e le classi che hanno partecipato al progetto.
In particolare gli alunni delle scuole a turno hanno spiegato l''esperienza didattica svolta, l'incontro con gli archivi e l'ideazione dei racconti.
Toccante è stata la lettura di brani dei racconti fatta da un attore professionista.
Intensa è stata l'attenzione e la partecipazione dei ragazzi, con insegnanti, genitori, parenti e amici.