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31-05-2013

Didattica con gli archivi per la storia locale.
La scuola in archivio e l’archivio a scuola per raccontare storie di vita passata.
Il progetto del Sistema Bibliotecario di Dalmine, con il contributo economico della Regione Lombardia, ha coinvolto alcune scuole medie (anno scol. 2012-2013).

18-06-2012

"La banda di Sforzatica, 1922-2012" a cura di Claudio Pesenti, Valerio Cortese ed Enzo Suardi

31-10-2011

L'emigrazione in Italia e a Mozzo dai documenti dell'archivio comunale

29-10-2011
Pubblicate online le mappe napoleoniche
17-09-2011
"Dalmine: dal leone al camoscio. Storia di cinque comuni e uno stemma" a cura di Claudio Pesenti, Valerio Cortese ed Enzo Suardi
11-10-2010
relazione Giovanni Da Lezze
sui Comuni dell'area di Dalmine nel 1596, a cura di Vincenzo Marchetti e Lelio Pagani, Bergamo, 1988
 

Comune di Azzano San Paolo

Comune di Azzano San Paolo (BG)
Num. ab. 694 alt. 230 m. dist. da Bg 5 km.

GEOGRAFIA Posizione geografica Nella pianura bergamasca appena a sud dell’autostrada Milano - Venezia; parrocchia Conversione di S. Paolo; economia industria tessile, alimentare, minuteria metallica.

TURISMO Centri sportivi comunale; scuola elementare; centro polisportivo; strutture e impianti sportivi campo di calcio; campi per pallacanestro (3); impianto per atletica leggera; palestre (2); campo di calcio e per atletica leggera; campi per bocce (4); campi da tennis (4) uno coperto; piscina coperta e scoperta; itinerari cicloturistici 1. Un percorso nell’alta pianura bergamasca, lungo il medio corso del Serio, 63 km. [Moizzi 8].

FESTE Feste e celebrazioni caratteristiche 25 gennaio, Conversione di S. Paolo: festa patronale; 4a dom. di settembre: festa della Madonna del Rosario, religiosa, process. con statua, divertimenti e gastronomia; manifestazioni e spettacoli giugno: festa del ’Pais de sà’, ristoraz.; ultima dom. di settembre: festa del paese con processione; fiere e sagre annuali rassegne, esposizioni e fiere commerciali e culturali presso lo spazio di Bergamofiere (Bidant, mostra biennale d’antiquariato; Bidart, mostra biennale d’opere d’arte ed altre); tempo libero discoteca.

EDIFICI Antichità e ruderi nucleo di Guzzaniga (docum. nel sec. X); zone archeologiche loc. Murere: laterizi romani; architettura tipica via Henking e via Colleoni: di antica formazione con strutture murarie composte da borlanti a lisca di pesce, androne e sottopassaggi arcuati; ponte sulla Morla del 1704; grosso complesso rustico del Portico con torre ’passerera’ e mura composte da borlanti a lisca di pesce; ville e palazzi Bigoni (sec. XIX) giardino, cancello in ferro battuto; chiese chiesetta dei Morti (sec. XVII, restaurata nel 1984) affreschi popolari; parr. Conversione di S. Paolo (1970) arch. A. Piantanida; ex parr. Conversione di S. Paolo (secc. XVII - XIX, sconsacrata); Madonna del Rosario; S. Anna (sec. XVIII); S. Paolo; chiesetta dei Morti della Peste (sec. XVII) affreschi; monasteri Domenicane claustrali del ’Rosario’ (1896) cortile, porticato, giardino, chiesetta; conventi e istit. religiosi suore Sacramentine di Bergamo.

STORIA Documentato nell’altomedioevo (sec. IX) il paese venne successivamente fortificato e nel suo castello, andato poi distrutto, il conte Alberto, figlio di Arduino iii, sottoscrisse un atto di emancipazione dei suoi servi esonerandoli da ogni servitù fondiaria e concedendo libertà di possedere in Azzano case e terreni; In età moderna il paese ebbe sempre di più il ruolo di avamposto difensivo e di osservazione della città di Bergamo verso la pianura. Il recente sviluppo urbanistico di cittadina - dormitorio rappresenta una logica continuazione di questo suo ruolo. Il monastero delle Domenicane venne aperto nel 1896 ed ebbe sede in un edificio donato dai conti Morlani; famiglie importanti nel passato conti Morlani.

dalla "Guida ai 249 comuni della provincia di Bergamo"
a cura di Sergio Del Bello, Clusone (BG), Cesare Ferrari Editrice, 1990
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Regione Lombardia Beni Culturali

- Comune di Azzano, periodo sec. XII - 1797
Citato in una vertenza con il monastero di Astino della metà del secolo XII (nomina, 1152), il comune nel 1331 faceva capo alla “facta” di Porta Santo Stefano “de Foris” (Statuto di Bergamo 1331). In età veneta fece parte della quadra di Mezzo, retto da un console e due sindaci, eletti dal consiglio generale. A fine Cinquecento il comune possedeva ben duemila pertiche di terreni prativi detti “la Campagna” da quasi vent’anni usurpati da alcuni “gentilhuomini” di Bergamo, i quali erano stati sindaci del comune e in quella veste si erano appropriati dei beni del comune. A quella data contava 153 fuochi e 410 abitanti (Da Lezze 1596). Alla fine del Settecento ne contava 520 (Maironi da Ponte 1776).
Rientra nella giurisdizione della Quadra di Mezzo (sec. XV- 1797) di Bergamo.
E' retto dal Consiglio generale , dal console e dai sindaci (1596 - 1797).

- periodo 1798 - 1809
Inserito nel distretto XXII di Urgnano nel marzo 1798 (legge 11 ventoso anno VI a), passò nel distretto XV del Serio e Brembo nel settembre successivo (legge 5 vendemmiale anno VII). Nel maggio 1801 fu posto nel distretto I di Bergamo (legge 23 fiorile anno IX)per essere poi posto nel distretto I di Bergamo nel giugno 1804 (piano 27 giugno 1804) e in seguito nel cantone I di Bergamo del distretto I omonimo (decreto 8 giugno 1805 a). Venne, infine, aggregato proprio a Bergamo nel gennaio 1810 (decreto 31 marzo 1809). Nel 1805 contava 607 abitanti. Nel 1809 ne contava 592.

- periodo 1816 - 1859
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Bergamo, in base al compartimento territoriale del regno lombardo-veneto, venne collocato, con 672 abitanti, nel distretto I di Bergamo (notificazione 12 febbraio 1816); fu confermato nel medesimo distretto in forza dei successivi compartimenti territoriali delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844; notificazione 23 giugno 1853); nel 1853 il comune contava 817 abitanti.
Rientra nella giurisdizione del Distretto I di Bergamo (1816 - 1853 e 1853 - 1859)

- periodo dal 1859

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Azzano San Paolo con 915 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento III di Bergamo, circondario I di Bergamo, provincia di Bergamo. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 938 abitanti (Censimento 1861). Sino al 1863 il comune mantenne la denominazione di Azzano e successivamente a tale data assunse la denominazione di Azzano San Paolo (R.D. 28 giugno 1863, n. 1.426). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867). Popolazione residente nel comune: abitanti 984 (Censimento 1871); abitanti 990 (Censimento 1881); abitanti 1.153 (Censimento 1901); abitanti 1.366 (Censimento 1911); abitanti 1.459 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Bergamo della provincia di Bergamo. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.646 (Censimento 1931); abitanti 1.829 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Azzano San Paolo veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.251 (Censimento 1951); abitanti 2.829 (Censimento 1961); abitanti 4.069 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Azzano San Paolo aveva una superficie di ettari 421.
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Azzano San Paolo nel 1596

(Giovanni Da Lezze, Descrizione di Bergamo e suo territorio 1596, a cura di Vincenzo Marchetti e Lelio Pagani, Bergamo, 1988)

Terra posta in pianura, luntan da Bergomo milia tre, di circuito un milio.
Foghi 153, anime 410: utili 95, il resto vecchi, donne et putti. Soldati delle ordinanze: pichieri 1; galleotti 1.
Terreni col comun pertiche 179, con la città 7.040. Raccolti a sufficientia così de grani come de vini.
Vagliono quelle che fanno col comun scudi X et quelle con la città 18.
Tutti poveri lavoratori et brazenti, senza trafichi.
Ha 2 mila et più pertiche di terreno prativo il quale confina con Gisalba et altre terre et viene nominato da tutti la Campagna dil comune de Azano ma da anni 18 et più in qua detta campagna è statta usurpata da gentilhomini diversi di Bergomo perchè a quel tempo loro governavano il comune et erano fatti sindici di quello.
In Camera il sussidio, al Benalio le tasse, a sindico generale gli estraordinarii.
Il console guadagna L. 30, due sindici L. 2 per uno, importando questo maneggio all'anno circa d.ti 150 facendosi ogni anno i conti et saldi con l'estimo de s.3 d.-.
Pagano le teste s.30 d.- per uno che non habbia niente, gl'altri secondo i beni et li lavoradori di pertiche 100 pagano ancora loro soldi 30 oltra le sopradette estimate.
Molti cittadini lavoravano le terre et non pagavano al comune le gravezze come cittadini il che apportava grandissimo danno al publico, convenendo gl'altri far et pagar per loro, ma il clar.mo Lezze per sententia gli ha obligati et liberati i poveri con molta consolatione di tutto il teritorio.
La chiesa S.to Paolo de entrata propria scudi 60.
Misericordia ha L. 400 di entrata dispensata a poveri // secondo li ordini.
Una seriola detta la Guidana, un'altra detta la Vegia.
Uno molino da grani.
Animali: bovini et vachini n. 128, cavalli n. 47.
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Azzano San Paolo nel 1819

citazione dal "Dizionario odeporico" di Giovanni Maironi da Ponte
edito a Bergamo dalla Stamperia Mazzoleni, 1819, vol. I, pag. 38

"Azzano, villaggio del distretto di Bergamo, a tre miglia dalla città e a dritta della strada maestra che conduce a Crema, ed a sinistra di quella che mena a Lodi per la Gerradadda.
Giace in un territorio fertile assai di biade e di gelsi; quindi i suoi seicento e più abitanti quasi tutti, attendono ali'agricoltura.
Azzano, disgiunta dal corpo maggiore del suo caseggiato, ha la contrada detta li Portici, nella quale avvi un oratorio in onore di s. Giovanni Battista. Un oratorio si trova parimenti sussidiario, chiamato la Madonna dei Campi, sulla strada che conduce a Zanica, alla quale è aderente il cimitero dei morti nella peste del 1630.
Vi si veggono tuttora le vestigia di un antico castello rinomato al tempo delle guerre civili, e nelle carte dell'anno 1000.
La sua chiesa prepositurale dedicata a s. Paolo, appartiene alla pieve di Seriale; è bella, ben ornata e fornita di buone pitture, fra le quali la più osservabile è quella ali'altare maggiore, una delle migliori opere di Giampaolo Cavagna. Avvi pure altra pala di altare di Francesco Zucchi, pregievole, ma alquanto guasta; e qualche altro quadro di merito, particolarmente del Cifrondi.
A sussidio dei suoi poveri questa comune ha la pia istituzione chiamata la Misericordia, di fondazione imemorabile; il suo estimo censuario è di scudi 54893.5.6.9.5. con sessantatre possidenti estimati."

 

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