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31-05-2013

Didattica con gli archivi per la storia locale.
La scuola in archivio e l’archivio a scuola per raccontare storie di vita passata.
Il progetto del Sistema Bibliotecario di Dalmine, con il contributo economico della Regione Lombardia, ha coinvolto alcune scuole medie (anno scol. 2012-2013).

18-06-2012

"La banda di Sforzatica, 1922-2012" a cura di Claudio Pesenti, Valerio Cortese ed Enzo Suardi

31-10-2011

L'emigrazione in Italia e a Mozzo dai documenti dell'archivio comunale

29-10-2011
Pubblicate online le mappe napoleoniche
17-09-2011
"Dalmine: dal leone al camoscio. Storia di cinque comuni e uno stemma" a cura di Claudio Pesenti, Valerio Cortese ed Enzo Suardi
11-10-2010
relazione Giovanni Da Lezze
sui Comuni dell'area di Dalmine nel 1596, a cura di Vincenzo Marchetti e Lelio Pagani, Bergamo, 1988
 

Parrocchia di Verdello

Verdello , parrocchia dei Santi Pietro e Paolo apostoli dal sec. XVI

Regione Lombardia Beni Culturali

Parrocchia della diocesi di Bergamo; fino al 1787 appartenne alla diocesi di Milano. La chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Verdello, della quale si ha una prima notizia nel 1281, è sorta in epoca imprecisata sulle rovine del castello Suardi. Dipendente in antico dalla pieve di Pontirolo, fu unita nel 1566 alla vicaria di Mariano e nel 1577 alla nuova plebania di Treviglio (Chiodi). Nel 1596 compariva come chiesa parrocchiale con un entrata pari a 300 scudi (Da Lezze 1596). Il 30 dicembre 1598, fu costituita capo pieve e sede vicariale plebana. Il Calvi nel 1676 inoltre, citava la chiesa parrocchiale di Verdello con dignità prepositurale. Aveva sottoposti gli oratori dell’Annunciata, di San Rocco con una compagnia di disciplinati, e quello campestre, di Santi Cosma e Damiano. Esisteva un luogo pio della Misericordia. Il totale dei parrocchiani assommava a circa 1100 (Effemeride). Tra il 1784 e il 1787 venne perfezionato il passaggio delle parrocchie appartenenti alla prepositurale plebana di Verdello alla diocesi di Bergamo. Il processo di ridefinizione dei confini diocesani, iniziato nel 1784 per provvedimento dell’autorità civile, vide anche l’intervento della Sacra Congregazione Concistoriale. L’autorità pontificia, con atto del 13 novembre 1786, autorizzava la procedura di passaggio delle parrocchie appartenenti alla della circoscrizione di Verdello alla diocesi di Bergamo, ufficializzata dalle autorità episcopali solo nel 1787 (Atti del passaggio 1784-1787). Nel 1861 la parrocchia di Verdello contava 2014 anime. Il clero era composto dal prevosto plebano - vicario foraneo -, da un coadiutore titolato, da altri tre coadiutori e da un cappellano (GDBg). Dalla relazione stilata del parroco nel 1863, preparata per rispondere alla circolare vescovile del 1858, si desume che la chiesa era stata consacrata nel 1693 per mano del vescovo di Crema: Marcantonio Zollio. Aveva sottoposti gli oratori della Santissima Vergine Annunciata, dei Morti del Ravarolo, dei Santi Cosma e Damiano, di San Tomaso apostolo, di San Carlo e Santa Teresa, dell’Ospitale, di San Giovanni Battista. Il primo oratorio era anticamente sede dei disciplini, soppressi nel 1765. Il secondo era amministrato da due sindaci della Fabbriceria. Quello dei Santi Cosma e Damiano era di proprietà del parroco coadiutore. Quello di San Giovanni Battista era di proprietà dei baroni Giovanelli mentre l’altro era a carico dell’Amministrazione dell’Ospedale. L’oratorio di San Tomaso apostolo a Nerve, già di proprietà dei monaci vallambrosani, era passato alla famiglia Gambarini, insieme a quello di San Carlo e Santa Teresa già di loro proprietà e iuspatronato. Esistevano la confraternita del Sacro Cuore e le scuole del Santissimo Sacramento e della dottrina cristiana. Le anime erano in tutto 2008, di cui comunicati 1384. Il clero era composto dal parroco, dal coadiutore, da due cappellani coadiutori, da altri tre sacerdoti cappellani (Visita Speranza 1857-1865). Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, Verdello con la sua vicaria venne inserita nella zona pastorale XVII (decreto 28 giugno 1971). Con la riorganizzazione territoriale diocesana in vicariati locali, la parrocchia di Verdello è entrata a far parte del vicariato di Spirano-Verdello (decreto 27 maggio 1979).


Verdello , vicariato foraneo di Verdello, 1598 - 1979

Regione Lombardia Beni Culturali

Vicariato foraneo della diocesi di Bergamo; fino al 1787 appartenne alla diocesi di Milano. Il vicariato di Verdello venne eretto il 30 dicembre 1598, a seguito dello smembramento dell'antica pieve di Pontirolo. Nel 1599 si procedette alla nomina del prevosto Donato Carcano, primo vicario foraneo plebano di Verdello, al quale rimasero sottoposte le parrocchie di Arcene, Boltiere, Ciserano, Levate, Lurano, Mariano, Osio Sopra, Osio Sotto, Pognano, Sabbio, Sforzatica, Verdellino, Brembate Sotto, Capriate, Grignano, San Gervasio. Tra il 1784 e il 1787 venne perfezionato il passaggio alla diocesi di Bergamo delle parrocchie appartenenti alla prepositurale plebana di Verdello. Il processo di ridefinizione dei confini diocesani, iniziato nel 1784 per provvedimento dell'autorità civile, vide anche l'intervento della Sacra Congregazione Concistoriale. L'autorità pontificia, con atto del 13 novembre 1786, autorizzava la procedura di passaggio delle parrocchie appartenenti alla circoscrizione di Verdello alla diocesi di Bergamo, ufficializzata dalle autorità episcopali nel 1787. Negli atti redatti in questa occasione si citano come afferenti alla parrocchia di San Pietro e Paolo di Verdello maggiore, "caput-vicariae", le comunità di San Michele di Arcene, di San Giorgio di Boltiere, di San Faustino e Giovita di Brembate, di Sant'Alessandro di Capriate, di San Marco e Martino di Ciserano, di San Pietro e Paolo di Grignano, di San Gervasio, di San Pietro e Paolo di Levate, di San Lino di Lurano, di San Lorenzo di Mariano, di San Zenone di Osio superiore e di San Zenone di Osio inferiore, di Santa Maria Elisabetta di Pognano, di San Michele di Sabbio, di Sant'Andrea di Sforzatica e di Sant'Ambrogio di Verdello minore (Atti del passaggio 1784-1787). Nel registro manoscritto relativo allo Stato del clero della diocesi di Bergamo contenenti le relazioni dei vicari foranei circa l'assetto delle parrocchie da essi visitate nell'anno 1822, la vicaria di Verdello appariva immutata nei suoi confini territoriali (Stati del clero 1822) e con il medesimo nucleo di diciassette parrocchie risultava negli Stati del clero del 1861 (GDBg 1861). Il 29 novembre 1923, con lo stesso decreto con il quale era stato promulgato il Sinodo diocesano, il vescovo Marelli provvide a ridistribuire le vicarie foranee nella diocesi.Vennero infatti erette quattro nuove circoscrizioni, tra cui quella di Capriate; e le parrocchie di Brembate sotto, Grignano e San Gervasio entrarono a farvene parte. Inoltre la parrocchia di Lurano, in quest'occasione, passò a Spirano (Atti Sinodo Marelli 1923). Nel 1931, anno dell'erezione canonica di Dalmine in parrocchia autonoma, la vicaria di Verdello si arricchì ufficialmente di quest'altra nuova unità, già icariato autonomo da una decina d'anni (decreto 18 marzo 1931). Il 24 giugno 1935 Stezzano divenne sede vicariale e aggregò sotto la sua giurisdizione la parrocchia di Sforzatica Sant'Andrea (decreto 24 giugno 1935), mentre le parrocchie di Dalmine, Mariano e Sabbio lasciarono il vicariato di Verdello nel 1957 andando a costituire la nuova vicaria avente sede a Dalmine (13 maggio 1957). Il vicariato foraneo di Verdello, dopo la contrazione di questi anni, si arricchì della comunità di Zingonia, eretta nel 1968 (decreto 2 gennaio 1968). La parrocchia di Verdello restò a capo dell'omonima vicaria fino alle successive modifiche dell'assetto territoriale della diocesi di Bergamo. Dal 1971, sotto l'episcopato di Clemente Gaddi, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), la diocesi veniva divisa in diciotto circoscrizioni e la vicaria di Verdello, con l'esclusione delle parrocchie di Levate, Osio Sopra e Osio Sotto, con la vicaria di Capriate e Spirano, escluso Pagazzano, entrava a far parte della zona pastorale XVII. A quest'epoca la vicaria di Verdello comprendeva ancora le parrocchie di Verdello, Arcene, Boltiere, Ciserano, Levate, Osio Sopra, Osio Sotto, Pognano, Verdellino e Zingonia. Con l'abolizione dei vicariati foranei e l'erezione dei vicariati locali nella diocesi (decreto 27 maggio 1979), venne istituito il vicariato Spirano-Verdello, in cui confluirono le suddette parrocchie, tranne Levate, Osio Sopra e Osio Sotto che entrarono a far parte del vicariato locale di Dalmine-Stezzano.

Ultima modifica: 06/09/2005 e 3/01/2006
Compilatore: Veronica Vitali

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